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Al fine di assicurare l'effettiva tracciabilità dei pagamenti da parte delle pubbliche amministrazioni, le fatture elettroniche emesse verso le stesse amministrazioni devono riportare, tranne i casi di esclusione:
• CIG (Codice Identificativo di Gara). È un codice attribuito dall'Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici; ha formato alfanumerico e lunghezza massima di 15 caratteri;
• CUP (Codice Unico di Progetto). È un codice gestito dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica (CIPE) e caratterizza ogni progetto di investimento pubblico; ha formato alfanumerico e lunghezza massima di 15 caratteri.
I suddetti codici sono inseriti a cura della stazione appaltante nei contratti relativi a lavori, servizi e forniture sottoscritti con gli appaltatori.
Le pubbliche amministrazioni non possono procedere al pagamento delle fatture elettroniche che non riportano i codici CIG e CUP.
Si consideri l’Art. 25 del Decreto n. 66 del 24 aprile 2014 quale riferimento normativo.
Il programma FacTus, in fase di “Emissione Fattura PA”, consente la specificazione dei codici CIG e CUP.